Quando il fascista Putin ha aggredito l’Ucraina – e si trattava, e si tratta, di molta gente innocente massacrata, come continuazione del genocidio voluto da Stalin – Donatella Di Cesare ha negato il diritto degli Ucraini alla resistenza armata, in nome della nonviolenza.
Ora commenta la morte della brigatista rossa Barbara Balzerani con queste parole:
“La tua rivoluzione è stata anche la mia. Le vie diverse non cancellano le idee. Con malinconia un addio alla compagna Luna.”
Dimenticando il principio fondamentale della nonviolenza: che i mezzi sono fini. E dunque le cose sono due: o è ed è sempre stata ignorante e ha parlato a vanvera di pace e nonviolenza, o è ed è sempre stata in malafede.