“Dunque, amandoti necessariamente del maggiore amore che tu sei capace, necessariamente desideri il più che puoi la felicità propria; e non potendo mai di gran lunga essere soddisfatto di questo tuo desiderio, che è sommo, resta che tu non possi fuggire per nessun verso di non essere infelice.”
Giacomo Leopardi, Dialogo di Malambruno e Farfarello, in Operette Morali.
“Analogamente, o monaci, tutto ciò che non è vostro abbandonatelo. Quando lo avrete abbandonato, ciò sarà per voi di vantaggio e felicità per lungo tempo. E cosa non è vostro? La forma materiale non è vostra… La sensazione non è vostra… La percezione non è vostra… Le formazioni non sono vostre… La coscienza non è vostra. Quando avrete abbandonato tutto ciò, ne riceverete vantaggio e felicità per lungo tempo.”
Alagaddupamasutta, in La rivelazione del Buddha, vol. I, Mondadori, Milano 2001, p. 248.
“Ma questo come può avvenire?
Elimina ogni cosa.”
Plotino, Enneadi, V, 3, 17, trad. G. Faggin, Rusconi, Milano 1992, p. 855.