Palestina libera

La Russia ha invaso l’Ucraina. Quelli di Potere al Popolo sono andati in piazza a protestare contro la Nato. Perché è evidente che quel brav’uomo di Putin – che solo un calunniatore come chi scrive può considerare fascista – è stato costretto, col cuore che gli piangeva, ad invadere l’Ucraina per ristabilire un po’ di giustizia internazionale.

Israele sta massacrando i palestinesi dopo il gravissimo attentato del 7 ottobre. Quelli di Potere al Popolo vanno in piazza a bruciare la bandiera di Israele e a protestare contro la Nato, che ci sta sempre bene. E Hamas? Niente, non pervenuta.

Nel primo caso quello che rimane della sinistra comunista in questo Paese appoggia un dittatore palesemente fascista. Nel secondo caso evita – è il meno che si possa dire – di condannare il fascismo di Hamas. Nel comunicato della manifestazione di ieri scrivono:

Stop all’invio di armi per la guerra in Ucraina; riconoscimento dello Stato Palestinese; revoca dell’accordo di cooperazione militare tra Italia e Israele; via l’Italia dalla Nato; tagliare le spese militari per finanziare le spese sociali; stop al genocidio a Gaza.

Non una sola parola su Hamas. Zero.

Israele nel deserto

Con ogni probabilità, il passo più terribile della Bibbia - una raccolta di testi in cui non mancano i passi terribili: violenti, atroci, osceni - è quello del libro dei Numeri (in ebraico Be-Midbar, "Nel deserto") in cui Mosè comanda di sterminare donne e bambini. Consideriamo il contesto. Il popolo del Signore è accampato nel deserto, in una località chiamata Sittim. Qui gli ebrei si mettono a "trescare con le figlie di Moab", partecipando ai loro sacrifici religiosi ed adorando i loro dèi. Il Signore si arrabbia ed ordina a Mosè di far impiccare tutti i capi del popolo, per placare la sua ira. E' singolare che i cristiani, che lamentano (ed a ragione) le persecuzioni cui in diverse parti del mondo sono sottoposti coloro che si convertono al cristianesimo, ritengano sacro un libro in cui si parla di impiccare chi pratica la libertà religiosa - perché di questo si tratta. Ma procediamo. Un certo Fineas, sommo sacerdote, scopre che un ebreo ha portato nella sua tenda una moabita, e non ci pensa due volte: prende una lancia e li uccide. Il Signore è talmente contento per il suo gesto - l'assassinio di due innocenti - che fa cessare la sua ira su Israele. Non prima, però, di aver massacrato 24.000 persone (Numeri, 25, 1-9). L'edizione che sto citando, quella curata da Bernardo Boschi per le Edizioni Paoline, spiega in nota che questo Fineas "testimonia la radicale ed esemplare fedeltà della sua classe allo Jahvismo nello spirito della Tradizione Sacerdotale". Un gran brav'uomo, insomma.La storia non finisce qui. Gli ebrei hanno tradito Dio, e la carneficina non è sufficiente. Occorre la vendetta. Di cosa siano colpevoli i poveri moabiti non è ben chiaro: usando lo stesso criterio, oggi, i seguaci di qualsiasi religione si potrebbero ritenere in diritto di muover guerra e massacrare chiunque faccia proselitismo presso di loro, a cominciare dai cristiani. Mosè manda contro i madianiti un esercito di dodicimila uomini, che massacrano tutti i maschi, incendiano le città, depredano tutto. Ma i capi dell'esercito risparmiano i bambini e le donne. Per umanità, immagino. Mosè tuttavia si arrabbia: "Avete lasciato in vita tutte le femmine? Furono esse, per suggerimento di Balaam, a stornare dal Signore i figli d'Israele nel fatto di Peor e ad attirare il flagello sulla comunità del Signore. Ora uccidete ogni maschio fra i bambini e ogni donna che si sia unita con un uomo. Tutte le ragazze che non si sono unite con un uomo le lascerete vivere per voi" (Numeri, 31, 15-17). Tralasciamo quest'ultima notazione, anch'essa terribile (è facile immaginare la fine delle ragazze vergini), e chiediamoci: di cosa sono davvero colpevoli le donne? Cosa hanno fatto, per essere uccise? Hanno seguito la loro religione, esattamente come gli ebrei seguono la loro. Il massacro di queste donne, a battaglia vinta, è un semplice crimine di guerra. Ma soprattutto la domanda è: cosa hanno fatto i bambini? Cosa? Perché massacrarli? Non esiste nessuna ragione. Se il massacro delle donne è un crimine di guerra,[…]