רוּחַ-אֱלֹהִים רָעָה

Dio è buono, dici. Anzi, è il Bene. Ma dal Bene può venire il male? No, dici. Il male viene dal Diavolo. Ma perché allora nel primo libro di Samuele (16, 15) si legge:הִנֵּה-נָא רוּחַ-אֱלֹהִים רָעָה, מְבַעִתֶּךָLa CEI traduce, correttamente, "Ecco, un cattivo spirito di Dio ti turba", mentre in una traduzione evangelica trovo "uno spirito cattivo permesso da Dio", che vuol dire distorcere il testo. רוּחַ-אֱלֹהִים רָעָה significa proprio "uno spirito cattivo di Dio". Ma se Dio è il Bene, come può venire da Dio "uno spirito cattivo"?

Dio vuole che Salvini sia ministro

Molti cattolici sono scandalizzati dalla ostentazione del Vangelo e del rosario da parte di Salvini. Per chi considera il cristianesimo, anche nella sua versione cattolica, la religione che sta dalla parte degli ultimi, dei poveri e degli emarginati, si tratta di una strumentalizzazione che tradisce l’essenza del messaggio evangelico. Ma è davvero così? Il cristianesimo, anche nella sua versione cattolica, è la religione dell’amore? Chi lo crede sembra aver dimenticato che fin dalla sua affermazione politica, nel quarto secolo dopo Cristo, il cristianesimo ha praticato la soppressione sistematica di chiunque venisse percepito come avversario, a cominciare dai pagani, uccisi barbaramente (come Ipazia) mentre i loro templi venivano demoliti con uno zelo iconoclasta che nei nostri tempi appartiene solo allo Stato Islamico. La storia dell’Europa cristiana è attraversata da una scia di sangue che, con la scoperta dell’America, ha attraversato l’oceano.Una cosa indubbiamente affascinante delle religioni, e segnatamente della religione cristiana, è che ognuno può trovarvi quello che vuole. Il pacifista vi trova la pace e l’amore, il guerrafondaio l’odio, la conquista e lo sterminio; l’anarchico la ribellione all’autorità, l’autoritario al contrario l’obbedienza e la gerarchia, e così via. Si spiega così come dal tronco della Bibbia e del Vangelo siano sorti rami così diversi: il pacifismo degli anabattisti e dei quaccheri ma anche le crociate, l’Inquisizione, il suprematismo bianco. Bisogna purtroppo osservare anche che il pacifismo è una posizione minoritaria e fortemente contrastata dalle maggiori confessioni cristiane, fino a tempi molto recenti (si pensi al processo contro don Milani).Ognuno può trovarvi quello che vuole, ho detto. Una usanza antica ancora abbastanza diffusa tra i credenti è quella di aprire la Bibbia a caso per cercare risposte riguardanti la propria situazione. La Bibbia viene interrogata come una sorta di I Ching. Proviamo ad aprirla anche noi a caso, ed interroghiamola su Salvini.Ecco: Giobbe, capitolo 9. Siamo lontani dal Vangelo, nel cuore della Bibbia più filosofica, quella dei כתובים, che noi chiamiamo libri sapienziali.Trovo che quello di Giobbe sia il libro più profondo della Bibbia. Ed anche il più attuale. Conoscete la storia: Giobbe se la passa bene, ha soldi, pecore, cammelli e figli in abbondanza, ed è un uomo pio. Ma Dio e Satana fanno una scommessa. Giobbe è pio, dice Satana, perché le cose gli vanno bene. Che succederebbe se avesse delle disgrazie? Continuerebbe ad essere pio, o bestemmierebbe? Dio accetta la scommessa, o meglio l’esperimento, che è del massimo interesse anche per noi. Satana potrà rovesciare su Giobbe qualsiasi flagello, per vedere l’effetto che fa. Si potrebbe osservare che essendo Dio onnisciente l’esperimento era inutile e la scommessa poco onesta, ma sono sottigliezze teologiche di cui non è il caso di occuparsi qui. Giobbe perde tutto, a cominciare dalle bestie, che probabilmente erano le sue cose più preziose. Quando sono morti tutti, figli compresi (ma sopravvive la moglie, e non è escluso che Satana la annoverasse tra i flagelli), Giobbe si rade il capo e, rassegnato, benedice il nome di Dio. Stremati dalla fatica, per secoli i cristiani devono[…]

Israele nel deserto

Con ogni probabilità, il passo più terribile della Bibbia - una raccolta di testi in cui non mancano i passi terribili: violenti, atroci, osceni - è quello del libro dei Numeri (in ebraico Be-Midbar, "Nel deserto") in cui Mosè comanda di sterminare donne e bambini. Consideriamo il contesto. Il popolo del Signore è accampato nel deserto, in una località chiamata Sittim. Qui gli ebrei si mettono a "trescare con le figlie di Moab", partecipando ai loro sacrifici religiosi ed adorando i loro dèi. Il Signore si arrabbia ed ordina a Mosè di far impiccare tutti i capi del popolo, per placare la sua ira. E' singolare che i cristiani, che lamentano (ed a ragione) le persecuzioni cui in diverse parti del mondo sono sottoposti coloro che si convertono al cristianesimo, ritengano sacro un libro in cui si parla di impiccare chi pratica la libertà religiosa - perché di questo si tratta. Ma procediamo. Un certo Fineas, sommo sacerdote, scopre che un ebreo ha portato nella sua tenda una moabita, e non ci pensa due volte: prende una lancia e li uccide. Il Signore è talmente contento per il suo gesto - l'assassinio di due innocenti - che fa cessare la sua ira su Israele. Non prima, però, di aver massacrato 24.000 persone (Numeri, 25, 1-9). L'edizione che sto citando, quella curata da Bernardo Boschi per le Edizioni Paoline, spiega in nota che questo Fineas "testimonia la radicale ed esemplare fedeltà della sua classe allo Jahvismo nello spirito della Tradizione Sacerdotale". Un gran brav'uomo, insomma.La storia non finisce qui. Gli ebrei hanno tradito Dio, e la carneficina non è sufficiente. Occorre la vendetta. Di cosa siano colpevoli i poveri moabiti non è ben chiaro: usando lo stesso criterio, oggi, i seguaci di qualsiasi religione si potrebbero ritenere in diritto di muover guerra e massacrare chiunque faccia proselitismo presso di loro, a cominciare dai cristiani. Mosè manda contro i madianiti un esercito di dodicimila uomini, che massacrano tutti i maschi, incendiano le città, depredano tutto. Ma i capi dell'esercito risparmiano i bambini e le donne. Per umanità, immagino. Mosè tuttavia si arrabbia: "Avete lasciato in vita tutte le femmine? Furono esse, per suggerimento di Balaam, a stornare dal Signore i figli d'Israele nel fatto di Peor e ad attirare il flagello sulla comunità del Signore. Ora uccidete ogni maschio fra i bambini e ogni donna che si sia unita con un uomo. Tutte le ragazze che non si sono unite con un uomo le lascerete vivere per voi" (Numeri, 31, 15-17). Tralasciamo quest'ultima notazione, anch'essa terribile (è facile immaginare la fine delle ragazze vergini), e chiediamoci: di cosa sono davvero colpevoli le donne? Cosa hanno fatto, per essere uccise? Hanno seguito la loro religione, esattamente come gli ebrei seguono la loro. Il massacro di queste donne, a battaglia vinta, è un semplice crimine di guerra. Ma soprattutto la domanda è: cosa hanno fatto i bambini? Cosa? Perché massacrarli? Non esiste nessuna ragione. Se il massacro delle donne è un crimine di guerra,[…]