Ora, quale appartenente al mondo laicista, o più banalmente come persona che non appartiene alla setta cristiana, dovrei essere anch’io teologicamente ignorante, ma non lo sono fino al punto di ignorare quel passo del Vangelo secondo Matteo in cui Gesù, o chi per lui, dice:
Voi avete udito che fu detto agli antichi: “Non uccidere: chiunque avrà ucciso sarà sottoposto al tribunale”; ma io vi dico: “chiunque si adira contro suo fratello sarà sottoposto al tribunale; e chi avrà detto a suo fratello: ‘Raca’ sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli avrà detto: ‘Pazzo!’ sarà condannato alla geenna del fuoco.”
Raca. E che vuol dire raca? Lo lascio dire a San Girolamo, il traduttore della Vulgata:
Hoc verbum proprie Hebraeorum est: RACA enim dicitur κενὸς, id est, inanis aut vacuus: quem nos possumus vulgara iniuria, absque cerebro, nuncupare.
In altri termini, raca vuol dire cretino. Ci sarebbe, a dire il vero, da notare che cretino propriamente deriva da cristiano, ma dubito che il monsignore volesse dare a Renzi del cristiano. Cretino sta proprio per inanis e vacuus. Ora, ci sarebbe da prendere questo monsignore e portarlo al tribunale, giusto per mettere in pratica una volta tanto in Vangelo, ma i giudici hanno già il loro bel da fare: e una risata è più che sufficiente per questo pastore di pecore cristiane e “studioso” che non ha troppa memoria del Vangelo.