Mihi certe multum auferre temporis solet contemplatio ipsa sapientiae; non aliter illam intueor obstupefactus quam ipsum interim mundum, quem saepe tamquam spectator novus video.
Certo io son solito consumare molto tempo nel contemplare la saggezza: la guardo con la stessa meraviglia che mi invade talvolta al cospetto dell’universo, che sovente io osservo come se per la prima volta si aprissero su di esso i miei occhi.
Seneca, Ad Lucilium, LXIV, 6 (cfr. P. Hadot, Esercizi spirituali e filosofia antica, Einaudi, Torino 2005, p. 187.)