Il De Rerum Natura di Lucrezio tradotto da Milo De Angelis (Mondadori, Milano 2022), uno dei maggiori poeti italiani, era da tempo nell’elenco dei libri da leggere. È arrivato ora il suo tempo, insieme alla traduzione dei primi quattro libri del poema di Roberto Herlitzka (La nave di Tesero, Milano 2019). Quest’ultima è un’operazione singolare: un Lucrezio non solo tradotto in endecasillabi (come nella classica traduzione di Alessandro Marchetti), ma reso con un linguaggio anacronistico, bisognoso a sua volte, si direbbe, di traduzione. Per averne un saggio:
Ora io debbo precorrere a quella
che fingne altrui percossa in tal dettame
anzi che da ’l mio vero ti disvella. (I, 502-504)
La traduzione di De Angelis è agli antipodi. La sua lingua è chiarissima, elegante, piana. Lucrezio è reso leggibile come capita in poche altre edizioni italiane. Ma appare una traduzione più in prosa che in poesia. I versi sono talmente lunghi, da costringere il povero impaginatore della Mondadori a fare salti mortali con la crenatura. Leggi tutto “Due libri di Milo De Angelis”