Come fare un blog di insuccesso

Questo blog esiste ormai da molti anni ed è riuscito nel tempo a mantenere un numero di visitatori meravigliosamente basso: in media meno di dieci al giorno. Uno di questi sparuti visitatori qualche giorno fa mi ha fatto notare che il mio blog non è più quello di una volta: troppe cose tecniche e poca poesia. Il nostro lettore è deluso, e questo vuol dire che probabilmente il numero di visitatori diminuirà ulteriormente. Attendo con ansia il giorno in cui il contatore dei visitatori sarà stabile sullo zero. E il mio blog avrà raggiunto la sua entelechia.
Intanto, forte di questa esperienza, sento di poter offrire una guida minima alla creazione di un blog di insuccesso.

Evita di fare un blog tematico

Può essere che qualcuno sia arrivato sul tuo blog perché ha trovato interessante, poniamo, un tuo articolo sulla scuola. Bene: fa’ in modo che, tornandovi, trovi tutto tranne che articoli sulla scuola.
Se farai un blog sulla scuola, o su qualsiasi altra cosa, compreso l’allevamento dei filugelli, il rischio di avere un nucleo di affezionati lettori è alto, così come è concreto il pericolo che questo nucleo si ampli e il tuo blog diventi famoso.

Spiazza

Qualcuno è arrivato sul tuo blog, poniamo ancora, grazie a un tuo articolo sulla scuola che ha trovato condivisibile. È noto che i discorsi sulla scuola sulla piazza sono due o tre, al massimo quattro: ognuno con i suoi slogan, le sue icone e i suoi confini. Tu eviterai accuratamente di stare in questi confini. Ignorerai allegramente l’esistenza di questi discorsi preconfezionati e dirai un po’ il cazzo che ti pare. E per giunta userai ogni tanto anche qualche termine inaccettabile tra persone civili, come ti ho appena mostrato. Il nostro lettore andrà via scandalizzato e deluso.

Evita le guide

La gente non vede l’ora che qualcuno le dica come fare cosa. La vita sembra più facile se c’è la guida per fare questo e per fare quello: in fondo basta seguire i passi indicati, e tutto andrà a posto. Tu dà al tuo lettore l’impressione di essere uno che si è perso. Se vuoi dare una mappa, fa’ che sia sbagliata e non porti da nessuna parte.

Controlla la leggibilità

Esistono strumenti appositi per controllare la leggibilità dei post di un blog. Se questa scende oltre un certo limite, i post rischiano di collocarsi male nei motori di ricerca: si chiama SEO, Search Engine Optimization. Se il tuo post è leggibile, lavoraci ancora un po’, riformula le frasi, rendi più complessi i periodi, introduci qualche termine tecnico
Attenzione, però, a non diventare oscuro. L’oscurità attira gli imbecilli, e là fuori è pieno di imbecilli. Intere carriere accademiche e intellettuali sono state costruite sull’oscurità.

Assentati

Fondamentale per il successo di un blog è l’aggiornamento frequente. Un post alla settimana, almeno. Ed essere sempre sul pezzo. Tu prenditela comoda. Lascia che i temi caldi si raffreddino prima di dire la tua – se proprio senti il bisogno di dire la tua. Assentati. Fatti un giro, cura una pianta grassa, contempla il panorama. O semplicemente non fare niente, che è sempre un gran modo di vivere. Evita però poi di scrivere una guida su come non fare niente.

Author: Antonio Vigilante

antoniovigilante@autistici.org