030325

Si sveglia. Piange. Come sempre: l’assenza della mamma, la fatica di riacquistare l’io. Ma si quieta in un attimo. Lo vedo strisciare nel mio studio. “Sono un serpente!”, annuncia. Prendo un cucchiaio di plastica che ha lasciato ieri sulla mia scrivania e decido di usarlo come bacchetta magica. “Ora sei un cane!” Non funziona: resta serpente. E striscia verso la sala. Si mette a giocare con la pista del trenino, mentre gli passo un biscotto – tra qualche minuto andrà alla scuola dell’infanzia e bisogna che mangi qualcosa. A un certo punto il treno esce dai binari. “Deragliato!”, dice. La parola mi sorprende. Non gliel’avevo mai sentita dire. Leggi tutto “030325”